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«Religionari» è l'appellativo con il quale, nel Piemonte di antico regime, venivano definiti i sudditi appartenenti alla minoranza protestante. Questo libro si occupa delle loro vicende nel corso di un secolo, il Settecento, ritenuto a torto privo di interesse in quanto privo di eroici episodi di lotta e di resistenza. Sottraendoci all'immagine stereotipata di un ghetto alpino immobile, in attesa della sospirata emancipazione, ma intrecciando invece i fili che conducono da un lato numerosi valdesi (studenti, commercianti, avventurieri) a percorrere l'Europa dei Lumi e dall'altro numerosi protestanti stranieri (studenti, militari, diplomatici, uomini d'affari) a stabilirsi in Piemonte, iniziamo qui a ricomporre un quadro nuovo e sfaccettato che ci illumina sulle dinamiche e sulle profonde trasformazioni in atto in una società tutt'altro che provinciale. In un secolo in cui sembra non accadere nulla, in realtà accadono molte cose, in maniera meno percettibile, più sotterranea, ma anche abbastanza evidente. Nel corso del Settecento cambia la società delle Valli valdesi del Piemonte, cambiano le persone, i comportamenti, le pratiche, i rapporti fra confessioni diverse. I valdesi diventano più europei, si forma per la prima volta un'élite non solo di pastori, ma anche di uomini d'affari che oltrepassa i confini delle Valli per proiettarsi in un mondo in via di globalizzazione.